Sono ormai prossimi i due bandi dei concorsi straordinari riservati ai docenti di religione cattolica, così come previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19, frutto dell’Intesa tra CEI e MIUR.
Con l’avvicinarsi di questa data diversi Uffici scuola delle diocesi sul territorio nazionale stanno provvedendo al rilascio del decreto di idoneità, requisito indispensabile per accedere al concorso, così come ribadito dall’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186. Ricordiamo, infatti, che tutti gli Uffici diocesani competenti dovranno rilasciare la suddetta certificazione nei novanta giorni seguenti alla presentazione della domanda di concorso, pena l’esclusione del candidato dalla prova concorsuale. In altri termini il giorno in cui si presenterà la domanda si deve avere in mano la certificazione con una data pari o antecedente non più di novanta giorni al giorno di presentazione.
Il Fensir SAIR, come sindacato dei docenti di religione cattolica, non può che manifestare alcune perplessità in merito a certe modalità che ci vengono segnalate circa il rilascio della certificazione. Docenti che insegnano da anni sui rispettivi territori diocesani, il cui lavoro è riconosciuto da studenti, colleghi e dirigenti, occupando in certi casi anche altri incarichi all’interno della scuola, sono chiamati solo ora a sostenere una prova che in alcuni casi si rivela ben lungi dal valutare in modo oggettivo e chiaro le abilità pedagogiche, didattiche e metodologiche del candidato. “Sottoporre un docente ad un simile procedimento dopo anni di comprovata idoneità (altrimenti non starebbe ancora insegnando!), onestamente sembra più voler porre un clima di giudizio ingiustificato in merito alla serietà professionale e morale del candidato”, afferma Mariangela Mapelli, Segretaria Nazionale del Fensir SAIR, “Se l’idoneità non è una mera abilitazione ma anche il frutto di un rapporto di fiducia tra il docente di RC e la comunità ecclesiale (Così come richiamato dalla Nota pastorale della CEI del 19 maggio 1991), non si capisce come simili contesti e relative valutazioni possano essere oggi giustificative e sostitutive di una professionalità maturata dopo anni di insegnamento”.
Rimane poi difficile comprendere la coerenza e l’equità in simili modalità di verifica, dal momento che appare evidente una discrepanza di trattamento tra un Ufficio diocesano e l’altro ed anche tra coloro che stanno sostenendo adesso (magari, come si è già detto, dopo anni di insegnamento!) simili prove e coloro che, in passato, hanno ottenuto il rilascio della certificazione in tutt’altre modalità.
Non mancano poi i soliti ritardi. Ci arrivano, in proposito, segnalazioni di Uffici scuola che non hanno provveduto a rilasciare nel corso degli anni un decreto di idoneità vera e propria, considerandola solamente nella condizione implicita della nomina d’Intesa, e che ancora non hanno provveduto a contattare e fornire, agli IDR interessati al concorso, informazioni in merito al suo rilascio.
Il Fensir SAIR auspica per il futuro una trasparenza nei criteri, una uniformità di trattamento ed una costante solerzia nel rilascio del decreto di idoneità e non solo in vista dei concorsi. Questo sarebbe anche il segno di un’attenzione alla dignità professionale del docente di religione cattolica. Come sindacato non possiamo che rivolgere costantemente lo sguardo sulle varie realtà del nostro territorio ed offrire sostegno a tutti gli IDR, così come agli Uffici diocesani che vorranno collaborare in tal senso.